Storia
Nella nostra storia c’è scritta anche la tua
Quella delle Banche di Credito Cooperativo è una storia lunga più di un secolo: dalla Rivoluzione Industriale di fine ‘800 agli stravolgimenti politici e sociali del ventesimo secolo, fino alle nuove sfide del millennio appena iniziato.
1883-1895
Il seme della cooperazione
La Rivoluzione Industriale mette in crisi l’economia agricola: per aiutare i contadini ad accedere al credito, Leone Wollemborg promuove la nascita della prima Cassa Rurale italiana a Loreggia, in provincia di Padova. Nasce una nuova forma di credito sul modello Raiffeisen, sviluppato in Germania, fondato sul localismo e su motivazioni etiche di ispirazione cristiana.
primi del '900
I primi germogli
Il modello cooperativo cresce e si rafforza in tutto il territorio con la nascita di nuove Casse Rurali, che si dimostrano solide e capaci di resistere anche alla prima guerra mondiale.
1922-1945
Tentativi di sradicamento
Il fascismo cerca di sradicare il movimento cooperativo per assumere il controllo. La grande depressione del '29 e la seconda guerra mondiale lo indeboliscono ulteriormente.
1932
Il primo riconoscimento
Primo riconoscimento nella legge 6 giugno 1932, n. 656 (“Ordinamento delle Casse Rurali ed Agrarie”) ove per la prima volta si legge “società cooperative in nome collettivo aventi per principale oggetto l’esercizio del credito agrario”. Si riconosce la connotazione sostanzialmente mutualistica.
1937
Testo Unico delle Casse Rurali e Artigiane
Un anno dopo la Legge Bancaria, entra in vigore il Testo Unico delle Casse Rurali e Artigiane. Il T.U.C.R.A. non favorisce l’espansione numerica delle Casse Rurali, che risultano notevolmente diminuite passando da 3.540 nel 1922, anno in cui raggiunsero la loro massima numerosità, a 804 nel 1947.
1950 - 1993
La crescita post-ricostruzione, lo sviluppo e il consolidamento
La rinascita cooperativa attraversa la voglia di riscatto del dopoguerra fino all’entusiasmo del boom economico degli anni ’60.
Nascono le principali società di sistema a sostegno del movimento delle Casse Rurali.
1993
Entra in vigore il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (TUB).
Nel riordino generale delle forme giuridiche che le banche italiane possono assumere, le Casse Rurali cambiano denominazione in Banche di Credito Cooperativo. Il nuovo Testo Unico cancella i precedenti limiti di governance e operatività consentendo alle Banche di Credito Cooperativo di avere tra i propri soci non più solo agricoltori ed artigiani e di offrire tutti i servizi e i prodotti finanziari al pari delle altre banche, oltre che di ampliare la propria zona di competenza.
1993 - 2015
La crescita
Il Credito Cooperativo si conferma un modello solido e affidabile, crescendo nei volumi, nel numero degli sportelli e aumentando le quote di mercato.
2016
Riforma del Credito Cooperativo
Prende avvio un cambiamento radicale nel sistema del Credito Cooperativo italiano, con la Riforma del Credito Cooperativo e la nascita dei Gruppi Bancari Cooperativi. L’obiettivo della Riforma del Credito Cooperativo è ottenere un sistema più coeso ed efficiente, pur nell’autonomia delle singole banche.
2018
Istanza alla Vigilanza per assumere il ruolo di Capogruppo
Banca d’Italia emana le disposizioni attuative della Legge n. 49 del 8 aprile 2016.
Cassa Centrale invia l’istanza alla Vigilanza per assumere il ruolo di Capogruppo. A seguito dell’autorizzazione ufficiale della Banca d’Italia e della BCE vengono intraprese le attività` per la creazione del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca.
2019
La nascita del Gruppo
Nasce il Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca, con la volontà di continuare a valorizzare il territorio attraverso un’offerta attenta alle persone, secondo logiche di mutualità, condivisione e autonomia.
2024
50+5: 2 traguardi da celebrare insieme
Il 2024 è un anno particolarmente importante: ricorrono 50 anni dalla nascita di Cassa Centrale Banca e 5 alla Fondazione del Gruppo.